Ossidazione, infiammazione e aterosclerosi, un circolo vizioso da rompere grazie ai polifenoli delle olive / Oxidation, inflammation and atherosclerosis, a vicious circle to break thanks to polyphenols of olives.

Ossidazione, infiammazione e aterosclerosi, un circolo vizioso da rompere grazie ai polifenoli delle olive / Oxidation, inflammation and atherosclerosis, a vicious circle to break thanks to polyphenols of olives.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa


Le lipoproteine sono il risultato di uno scheletro proteico, una membrana lipidica che contiene un ripieno di lipidi e colesterolo.

Lipoproteins are the result of a protein skeleton, a lipid membrane which contains a filling of lipids and cholesterol
E’ molto tempo ormai che la comunità scientifica ha riconosciuto che l’ossidazione delle lipopreteine a bassa densità LDL è una tra le componenti responsabili dei fenomeni infiammatori a livello vascolare. La prolungata esposizione dell’organismo allo stress generato dalla presenza di radicali liberi infatti è in grado di promuovere fenomeni infiammatori responsabili di alcune modificazioni della parete delle arterie. Queste a loro volta possono portare alla deposizione di lipidi nelle pareti delle arterie e, attravero il coinvolgimento di enzimi e molecole dell’infiammazione sono in grado di partecipare all’ossidazione dei lipidi e delle LDL già presenti in parete. Tenendo presente che le LDL ossidate inoltre sono in grado di trasformare le cellule macrofagiche della parete delle arterie in cellule schiumose che perdono la capacità di muoversi, si può comprendere come si possa creare un circolo vizioso di infiammazione e ossidazione che risulta nella stenosi, ovvero il restringimento del vaso sanguigno, facendo progredire il fenomeno aterosclerotico.
Recentemente la letteratura ha individuato nei polifenoli delle olive, e in particolare nell’idrossitirosolo, la capacità di proteggere le LDL dall’ossidazione e in definitiva di proteggere l’organismo dalle conseguenze di questi fenomeni a carico dell’apparato cardiocircolatorio.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, EFSA, in una recente consultazione, ha confermato che l’assunzione di 5 mg al giorno di idrossitirosolo svolge un ruolo protettivo nei confronti dei fenomeni ossidativi a carico delle LDL.
Dallo stress ossidativo all’ossidazione delle LDL
La vita è una continua lotta alla ricerca dell’equilibrio, non solo in senso spirituale o figurato, ma proprio a livello fisico e biochimico. Nelle nostre cellule infatti l’energia introdotta con il cibo viene utilizzata principalmente per la produzione di calore, appunto per mantenere l’equilibrio termico, nei processi di mantenimento delle strutture cellulari, attraverso la continua distruzione e creazione di proteine e delle altre strutture di membrana, e in tutti quei processi volti a mantenere la differenza di sali minerali tra l’esterno e l’interno della membrana cellulare, la quale in definitiva  governa anche la differenza di potenziale elettrico di membrana e la produzione di energia. In assenza di questi processi le cellule non sarebbero in grado di funzionare, comunicare con l’esterno e tra di loro.
Uno tra gli equilibri importanti per la sopravvivenza della cellula è l’equilibrio ossidoriduttivo, che rappresenta la tendenza di un sistema biologico a mantenere un corretto bilanciamento tra formazione e il riassorbimento di radicali liberi.. I radicali liberi sono molecole dotate di un’impressionante reattività chimica che sono in grado di distruggere pressoché tutti i legami chimici con i quali vengono a contatto. Se non adeguatamente controllati attraverso la presenza di sostanze e meccanismi interni alla cellula, comporterebbero un danneggiamento oppure una distruzione delle componenti cellulari necessarie alla vita: proteine, enzimi, organelli, DNA oppure anche le membrane cellulari. Per scongiurare questa pericolosa deriva, la cellula mette a disposizione i cosiddetti “antiossidanti naturali”, che non sono altro che meccanismi enzimatici tampone e sostanze antiossidanti che in grado di contrastare l’azione dannnosa dei radicali. Da sottolineare è il fatto che i radicali vengono costantemente prodotti dalle cellule e in alcuni casi svolgono funzioni importanti come segnalazioni intracellulari e distruzione di microbi patogeni che attaccano l’organismo, tuttavia devono essere mantenuti strettamente sotto controllo.
Infatti, quando per svariate ragioni, le due componenti non si sovrappongono più, si viene a creare lo stress ossidativo.
Lo stress ossidativo è una condizione di squilibrio tra la quantità di radicali liberi che si formano nelle nostre cellule e i meccanismi antiossidanti naturalmente presenti all’interno delle stesse.
In presenza di stress ossidativo, ovvero in presenza di una elevata quantità di radicali liberi, si viene a uno stato chiamato “perossidazione lipidica”, che consiste in un’alterazione dei grassi contenuti nelle membrane delle cellule. Le cellule sono infatti incluse in una membrana di fosfolipidi, che possono essere attaccati dai radicali liberi.
Le lipoproteine a bassa densità, chiamate anche LDL e spesso indicate come “colesterolo cattivo” sono sostanzialmente dei contenitori proteici che permettono il trasportano grassi e colesterolo nel sangue, che altrimenti non potrebbe avvenire. Sostanze grasse e colesterolo infatti non risulterebbero miscibili con il sangue, che è composto prevalentemente di acqua. Le LDL sono responsabili del trasporto del colesterolo dai tessuti verso il fegato svolgendo apparentemente una funzione di rimozione del colesterolo dall’organismo, tuttavia sono anche responsabili del trasferimento dello stesso all’interno della placca aterosclerotica.
In presenza di stress ossidativo, ovvero in condizioni per cui il corpo fabbrica un surplus di radicali liberi rispetto a quanti ne riesce a neutralizzare, le LDL sono anch’esse soggette ad ossidazione, ovvero a danni che ne compromettono l’integrità e le rendono riconoscibili alle cellule immunitarie delle pareti delle arterie. Le LDL ossidate rappresentano un forte stimolo infiammatorio, che, propagandosi alle altre cellule immunocompetenti presenti nelle cellule delle pareti arteriose, danno luogo a fenomeni infiammatori.
In presenza di infiammazione e stress ossidativo si sviluppa la placca e il fenomeno aterotrombotico, con le conseguenze che bene conosciamo.
Cosa può fare l’idrossitirosolo per noi?
Sicuramente va sottolineato che l’idrossitirosolo ha dimostrato la più alta capacità antiossidante per una sostanza naturale e che inoltre è altamente biodisponibile, ovvero è in grado di passare efficacemente le membrane corporee riuscendo a raggiungere in pochissimo tempo tutti i distretti dell’organismo.
Idrossitirosolo
Una molecola dalle molteplici ed interessantissime proprietà
La capacità di questa sostanza di prevenire l’ossidazione dei lipidi offre già un’ampia protezione da fenomeni ossidativi delle LDL, tuttavia l’idrossitirosolo gioca un ruolo molto più ampio essendo i grado di aumentare i meccanismi antiossidanti naturali a livello delle cellule, quali concentrazione di glutatione e attività della SOD e soprattutto inibisce quelli che sono i più forti promotori del fenomeno infiammatorio (NF-kB e Ciclossigenasi  – COX).
ENGLISH
It 'a long time now that the scientific community has recognized that the oxidation of low-density LDL lipopreteine ​​is one of the components responsible for vascular inflammation. The prolonged exposure of the organism to the stress generated by the presence of free radicals in fact is able to promote inflammatory phenomena responsible for some modifications of the wall of the arteries. These in turn can lead to deposition of lipids in the walls of the arteries and, attravero the involvement of enzymes and inflammation molecules are able to participate in the oxidation of lipids and of LDL already present in the wall. Bearing in mind that the oxidized LDL also are able to transform the macrophage cells of the artery wall into foam cells that lose the ability to move, one can understand how one can create a vicious circle of inflammation and oxidation which results in stenosis, or the narrowing of the blood vessel, advancing the atherosclerotic phenomenon.

Recently the literature has identified in the olive polyphenols, and in particular nell'idrossitirosolo, the ability to protect LDL from oxidation, and ultimately to protect the body from the consequences of these phenomena in the cardiovascular tract.

The European Agency for Food Safety, EFSA, in a recent consultation, confirmed that taking 5 mg of hydroxytyrosol plays a protective role against oxidation of LDL charged.

By oxidative stress to LDL oxidation

Life is a constant struggle in search of balance, not only in spiritual or figurative sense, but just on the physical and biochemical level. In our cells in fact, the energy introduced with the food is mainly used for the production of heat, precisely to maintain thermal equilibrium, in processes of maintenance of cell structures, through the continued destruction and creation of proteins and other membrane structures , and in all those processes designed to maintain the difference of mineral salts between the outside and the inside of the cell membrane, which ultimately governs also the difference of membrane electrical potential and the production of energy. In the absence of these processes the cells would not be able to function, to communicate with the outside and between them.

One among the important equilibria for the survival of the cell is the redox equilibrium, that is the tendency of a biological system to maintain a proper balance between formation and resorption of free radicals .. Free radicals are molecules with an impressive reactivity chemistry that are able to destroy almost all chemical bonds with which they come in contact. If not adequately controlled through the presence of substances and internal mechanisms to the cell, it would result in a damage or destruction of cellular components necessary for life: proteins, enzymes, organelles, DNA, or also cell membranes. To avert this dangerous drift, the cell has the so-called "natural antioxidants", which are nothing more than enzymatic mechanisms buffer and antioxidant substances that can counteract the det- rimental action of the radicals. To point out is the fact that the radicals are constantly being produced by the cells and in some cases perform important functions such as intracellular signaling and destruction of pathogenic microbes that attack the body, however, they must be kept strictly under control.

Indeed, when for various reasons, the two components do not overlap more, it creates oxidative stress.

Oxidative stress is a condition of imbalance between the amount of free radicals that are formed in our cells and the antioxidant mechanisms naturally present within the same.

In the presence of oxidative stress, or in the presence of a high amount of free radicals, it is in a state called "lipid peroxidation", which consists of an alteration of the fat content in cell membranes. The cells are in fact included in a phospholipid membrane, which can be attacked by free radicals.

The low-density lipoprotein, also called LDL, often referred to as "bad cholesterol" are essentially of protein containers that allow the carrying fat and cholesterol in the blood, which otherwise might not occur. fat and cholesterol substances in fact would not be miscible with the blood, which is composed mainly of water. LDL is responsible for transporting cholesterol from the tissues to the liver apparently conducting a removal of cholesterol from the body function, but are also responsible for the transfer of the same within the atherosclerotic plaque.

In the presence of oxidative stress, or in conditions where the main body a surplus of free radicals compared to those who manage to neutralize, LDL are also subject to oxidation, or damage that could damage them and make them recognizable the immune cells of the artery walls. The oxidized LDL are a strong inflammatory stimulus, which, spreading to other immunocompetent cells present in the cells of the arterial walls, give rise to inflammation.

In the presence of inflammation and oxidative stress develops plaque and atherothrombotic phenomenon, with the consequences that we know well.

What can the hydroxytyrosol for us?

Surely it must be emphasized that the hydroxytyrosol has shown the highest antioxidant capacity for a natural substance and that also is highly bioavailable, that is able to effectively pass the body membranes failing to reach in a short time all the districts of the organism.

The ability of the drug to prevent the oxidation of lipids already provides broad protection from oxidation of LDL, however hydroxytyrosol plays a much larger role being able to increase the natural antioxidant mechanisms at the level of cells, such as concentration glutathione and activities of SOD and inhibits especially those who are the strongest promoters of the inflammatory phenomena (NF-kB and cyclooxygenase - COX).
Da:
https://olivenolplusitalia.wordpress.com/2012/03/21/ossidazione-infiammazione-e-aterosclerosi-un-circolo-vizioso-da-rompere-grazie-ai-polifenoli-delle-olive/

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