Il trapianto di neuroni potrebbe funzionare. Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 potrebbe essere molto utile in questa applicazione / The transplantation of neurons might work. The patent process ENEA RM2012A000637 could be very useful in this application.

Il trapianto di neuroni potrebbe funzionare. Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 potrebbe essere molto utile in questa applicazione / The transplantation of neurons might work. The patent process ENEA RM2012A000637 could be very useful in this application.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa



Il cervello, spiegano gli autori dello studio, ha una capacità molto limitata di auto-ripararsi. Per questo i trapianti neurali sono oggetto di grande interesse da parte della comunità scientifica, perché rappresenterebbero un approccio potenzialmente rivoluzionario per curare patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson. E sebbene i risultati ottenuti siano promettenti, non è ancora chiaro in che misura queste possibili cellule di sostituzione siano simili ai neuroni originali che sono andati perduti.
Per rispondere a questa domanda, Magdalena Götz e il suo team della University of Munich, hanno utilizzato sofisticati metodi di imaging in modo tale da seguire il destino dei neuroni embrionali trapiantati nella corteccia visiva danneggiata di topi.
Secondo le analisi le cellule trapiantate hanno cominciato a svilupparsi molto rapidamente, e dopo quattro settimane, sembravano essere molto simili alle classiche cellule neuronali normalmente osservate negli strati superiori della corteccia visiva.
Inoltre, le cellule trapiantate sono state in grado di formare delle connessioni con i neuroni dei topi, e quindi di ricevere segnali elettrici provenienti da altre parti del cervello e, in particolare, di rispondere agli stimoli visivi. 
In sostanza, quindi, le cellule trapiantate sembravano e agivano come le cellule corticali mancanti.I risultati dello studio sono quindi, importanti in quanto la riparazione si è verificata in una zona di un cervello adulto che normalmente non riesce a incorporare nuovi neuroni. Per questo, suggeriscono gli autori della ricerca, è possibile che esistano segnali di orientamento molecolari che persistono anche nel cervello adulto, o che sono nuovamente attivati in seguito a un danno cerebrale, che renderebbero possibile lo sviluppo dei trapianti neurali.
ENGLISH
The brain, say the authors of the study, has a very limited capacity for self-repair. For this neural transplants are the subject of great interest from the scientific community, because they constitute a potentially revolutionary approach to treat neurodegenerative diseases such as Parkinson's disease. And although the results are promising, it is still unclear to what extent these possible replacement cells are similar to the original neurons that were lost.

To answer this question, Magdalena Götz and her team at the University of Munich, have used sophisticated imaging methods in order to follow the fate of transplanted embryonic neurons in the visual cortex of rats damaged.

According to the analysis of the transplanted cells they began to grow very quickly, and after four weeks, seemed to be very similar to the classical neuronal cells normally observed in the upper layers of the visual cortex.

Furthermore, the transplanted cells were able to form connections with the neurons of the mice, and then to receive electrical signals from other parts of the brain and, in particular, to respond to visual stimuli.

In essence, then, the transplanted cells looked and acted like the cortical cells mancanti.I of the study are therefore important because the repair occurred in an area of ​​an adult brain that normally can not incorporate new neurons. For this, suggest the authors of the research, there may be a molecular orientation signals that persist even in the adult brain, or are re-activated as a result of brain damage, which would make possible the development of neural transplants.
Da:
http://www.wired.it/scienza/medicina/2016/10/27/trapianto-neuroni-funzionare/

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