Una terapia con staminali per rigenerare il cuore dei primati / Treatment with stem cells to regenerate the heart of primates.

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa

Sperimentato su macachi colpiti da infarto, il trapianto di cellule cardiache ottenute da staminali pluripotenti indotte provenienti da donatori sembra ridurre i problemi di rigetto. Le nuove cellule riescono a riparare i danni e a integrarsi con il tessuto originario, anche se si manifestino problemi di aritmia.

 Le cellule muscolari cardiache (cardiomiociti) derivate dalle cellule staminali indotte di un macaco possono essere impiantate in altri macachi che hanno subito un infarto per rigenerare  tessuti danneggiati, senza che si manifestino segni di rigetto. A dimostrare questa possibilità è uno studio condotto da ricercatori della Shinshu University School of Medicine a Matsumoto, in Giappone, che firmano un articolo su "Nature".

  vengono "riprogrammate" per tornare allo stadio di totipotenza, e quindi sottoposte a un trattamento che ne indirizza lo sviluppo verso un nuovo tipo cellulare, come appunto i cardiomiociti.

I cardiomiociti così ottenuti a partire da cellule del paziente stesso sarebbero la scelta ideale per il trapianto perché sono naturalmente compatibili con il suo sistema immunitario e quindi non c'è rischio di rigetto. Purtroppo però presentano  alcuni problemi tecnici, come l'elevato numero di staminali indotte che servono e i tempi per la loro produzione.

Queste difficoltà possono essere aggirate ricorrendo al trapianto di staminali indotte provenienti da donatori, che espongono però al rischio di rigetto e richiedono la somministrazione di elevati livelli di immunosoppressori.

Le cellule stamnali indotte sono cellule adulte già differenziate che Yuji Shiba e colleghi hanno testato su alcuni macachi se il trapianto di cardiomiociti ottenuti da staminali indotte provenienti da altri macachi con un MHC (complesso maggiore di istocompatibilità) simile a quello dei macachi infartuati basyìtasse a garantire un buon esito dell'intervento senza ricorso a immunosoppressori. (L'MHC di un soggetto corrisponde a un gruppo di proteine della membrana cellulare che ha un ruolo importante nel far sì che il sistema immunitario riconosca le cellule come appartenenti o no all'organismo).

Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno mostrato che il trapianto di queste staminali indotte non provoca segni di rigetto nelle 12 settimane successive all'intervento anche con una somministrazione di immunosoppressori molto più bassa degli standard clinici, non induce tumori e permette una buona ricostituzione dei tessuti danneggiati e una soddisfacente integrazione delle nuove cellule con quelle del paziente, anche dal punto di vista della contrattilità. Tuttavia, nei macachi così trattati se si è manifestato un aumento dell'incidenza di aritmie, sia pure non letali. 

Per questo, i ricercatori sottolineano che prima di tentare qualsiasi passaggio dalla sperimentazione animale a quella clinica sarà necessario condurre ulteriori ricerche per capire come ovviare a questo fenomeno.

ENGLISH

  Of macaques experienced a heart attack, transplantation of heart cells derived from induced pluripotent stem from donors appears to reduce the problems of rejection. The new cells are able to repair the damage and to integrate with the original tissue, even if they occur arrhythmia problems.
 Heart muscle cells (cardiomyocytes) derived from stem cells induced by a macaque can be implanted in other monkeys who have suffered a heart attack to regenerate damaged tissue, without signs of rejection. To demonstrate this possibility is a study conducted by researchers at Shinshu University School of Medicine in Matsumoto, Japan, signing an article in "Nature".
  They are "reprogrammed" to return to the totipotent stage, and then subjected to a treatment that it directs development toward a new cell type, just as cardiomyocytes.

The cardiomyocytes thus obtained from the patient's own cells would be the ideal choice for transplantation because they are naturally compatible with his immune system, and so there is no risk of rejection. Unfortunately, however, some technical problems, such as the high number of stem induced serving and the times for their production.

These difficulties may be circumvented by resorting to induced stem from donors, but exposed to the risk of rejection and require the administration of high levels of immunosuppressants.
The induced stamnali cells are already differentiated adult cells that Yuji Shiba and colleagues tested on some macaques if the transplantation of cardiomyocytes obtained from stem induced from other macaques with a MHC (major histocompatibility complex) similar to that of macaques infarcted basyìtasse to ensure a successful surgery without use of immunosuppressants. (The MHC of a subject corresponds to a group of cell membrane protein that has an important role in ensuring that the immune system recognizes the cells as belonging or not to the body).
The experiments conducted by researchers have shown that transplantation of these stem induced causes no signs of rejection in the 12 weeks following the administration of immunosuppressants also with a much lower clinical standards, does not induce tumors and allows a good reconstitution of damaged tissue and a satisfactory integration of new cells with those of the patient, also from the point of view of contractility. However, in macaques treated so if there has been an increased incidence of arrhythmias, albeit non-lethal.
For this, the researchers point out that before groped any transition from animal testing to the clinic will need to conduct further research to understand how to overcome this phenomenon. 

Da:

 http://www.lescienze.it/news/2016/10/10/news/infarto_trapianto_staminali_indotte_eterologhe_rigetto-3266443/