Animali che 'diventano' piante, in assenza di ossigeno / Animals that 'become' plants, in the absence of oxygen.

Animali che 'diventano' piante, in assenza di ossigeno Animals that 'become' plants, in the absence of oxygen.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Sono le talpe senza pelo, consumato fruttosio come i vegetali.


Sopravvivere in assenza di ossigeno 'trasformandosi' in una pianta: riescono a farlo le talpe senza pelo, piccoli roditori che vivono in grandi colonie sotterranee sovraffollate. In caso mancanza di ossigeno cominciano a consumare fruttosio, proprio come fanno i vegetali. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science e coordinata da Thomas Park, dell'università dell'Illinois a Chicago, potrebbe aiutare a sviluppare trattamenti e farmaci per proteggere le cellule cerebrali in caso di infarto o ictus.

Le talpe senza pelo (eterocefalo glabro) sono dei sorprendenti roditori che vivono in grandi colonie organizzate in modo molto simile a quelle delle api e le formiche; vivono molto a lungo, sono quasi immuni dai tumori e sono insensibili al dolore. Studiando in laboratorio la loro incredibile capacità di vivere in ambienti molto poveri di ossigeno, i ricercatori hanno osservato che le talpe nude sono in grado di attivare un 'sistema di emergenza' anche quando l'ossigeno scende a zero.

In tutti i mammiferi, uomo compreso, la morte arriva dopo pochi minuti, ma queste talpe riescono invece a entrare in una sorta di letargo sopravvivendo diverse ore. Quando l'ossigeno nel sangue scende oltre la soglia critica, questi roditori attivano un metabolismo alternativo che sfrutta il fruttosio, una molecola usata come fonte di energia dalle piante. 

Se l'ossigeno torna ai livelli normali, viene ripristinato il metabolismo tradizionale. Si tratta di una caratteristica mai osservata prima nel mondo dei mammiferi e potrebbe aiutare a sviluppare terapie per proteggere la morte delle cellule cerebrali dovuta alla carenza di ossigeno duranti gli arresti cardiaci o gli ictus.

ENGLISH


They are hairless moles, consumed fructose like vegetables.


Surviving in the absence of oxygen 'transforming' into a plant: they can make the unbleached moles, small rodents living in large overcrowded underground colonies. In case of lack of oxygen they start to consume fructose, just like they do the vegetables. The discovery, published in the journal Science and coordinated by Thomas Park, of the Illinois University in Chicago, could help develop treatments and medications to protect brain cells in the event of stroke or stroke.

Hairless moles (glabrous eterocephalus) are astonishing rodents living in large colonies organized in a very similar way to those of bees and ants; They live very long, they are almost immune to cancer and are insensitive to pain. By studying in the laboratory their incredible ability to live in very poor oxygen environments, researchers have observed that bare moles can trigger an 'emergency system' even when oxygen drops to zero.

In all mammals, including man, death comes after a few minutes, but these moles can instead enter a sort of lethargy surviving several hours. When oxygen in the blood falls beyond the critical threshold, these rodents activate an alternative metabolism that uses fructose, a molecule used as a source of energy from plants.

If oxygen returns to normal levels, traditional metabolism is restored. This is a feature never before seen in the mammalian world and could help develop therapies to protect brain cell death due to oxygen deficiency during cardiac arrests or stroke.


Da:

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/04/21/animali-che-diventano-piante-in-assenza-di-ossigeno_8a86a163-0e64-4d17-a015-ebc5b012cea4.html

Commenti

Post popolari in questo blog

Paracetamolo, ibuprofene o novalgina: quali le differenze? / acetaminophen, ibuprofen, metamizole : what are the differences?

Diminuire l'ossigeno per aumentare la longevità? / Decrease Oxygen to Boost Longevity?

Sci-Fi Eye: il nostro futuro urbano / Sci-Fi Eye: Our Urban Future