Polifenoli antitumorali: maneggiare con cautela / Antitumor polyphenols: Handle with caution.

Polifenoli antitumorali: maneggiare con cautelaAntitumor polyphenols: Handle with caution.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa




Un team di ricercatori dell’Isa-Cnr ha indagato effetti di questi antiossidanti naturali nella cura delle patologie tumorali, non sempre benefici. Per questo, avvertono, serve una valutazione specifica.
 I polifenoli, composti naturali presenti in abbondanza in frutta e verdura, spesso presentati come salutari, fanno davvero bene? Hanno cercato di rispondere al quesito i ricercatori dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) di Avellino con due distinti studi. Gli autori concludono che gli effetti dei polifenoli vanno valutati con attenzione distinguendo tra prevenzione e terapia del cancro e  sfruttando modelli cellulari adeguati e selezionati per la loro elevata specificità.
Nella ricerca pubblicata su Seminars in Cancer Biology, il team dell’Isa-Cnr ha analizzato la capacità di queste sostanze di agire da antiossidanti, cioè di neutralizzare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento, evidenziando la differenza tra i dati ottenuti in modelli animali e cellulari, che confermano gli effetti antitumorali dei polifenoli, e i risultati degli studi clinici, spesso non chiari o addirittura negativi. “Quando consideriamo i potenziali effetti benefici dei polifenoli contro il cancro dobbiamo distinguere tra prevenzione e terapia”, spiega Gian Luigi Russo, responsabile del team di ricerca all’Isa-Cnr. “L’efficacia di un antiossidante non è la stessa nella cellula di una persona sana e in quella di un paziente affetto da tumore, a cui vengono somministrate alte dosi di antiossidanti in combinazione con radio o chemioterapia”.
I ricercatori dell’Isa-Cnr confermano quanto sostenuto anche da altri scienziati: “I polifenoli in basse dosi, come quelle normalmente presenti in frutta e verdura, potrebbero esercitare il loro effetto agendo come blandi pro-ossidanti e stimolando così la risposta adattativa della cellula, cioè un potenziamento delle difese. Al contrario, molte evidenze scientifiche mettono in guardia sull’efficacia del trattamento con antiossidanti in pazienti tumorali, nei quali possono indurre resistenza alla terapia convenzionale”, prosegue Russo.
Nello studio pubblicato sulla rivista Oncotarget è stata invece valutata la possibilità che singole molecole polifenoliche esercitino un’attività antitumorale, indipendentemente dalla loro natura di antiossidanti. È il caso della quercetina, un flavonoide presente in alimenti quali cipolle, mele, uva e vino rosso. “I risultati dimostrano che la quercetina facilita la morte di cellule maligne derivate dalla Leucemia linfocitaria cronica (Llc), la più comune forma leucemica nell’anziano, resistente alla chemioterapia”, afferma Maria Russo, primo autore della pubblicazione. “In cellule derivate da un paziente affetto da una forma aggressiva di Llc, dosi farmacologiche di quercetina inibivano l’attività di due enzimi chiave, il PI3K e il CK2, responsabili a livello biochimico della resistenza ai farmaci che inducono la morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule tumorali. In pratica, la quercetina potenzia l’efficacia dell’agente apoptotico ABT-737 con sorprendente rapidità, entrando nelle cellule e bloccando il meccanismo che favorisce la crescita tumorale con un effetto che appare molto specifico”.
ENGLISH
A team of ISA-CNR researchers investigated the effects of these natural antioxidants in the treatment of cancer, not always beneficial. For this, they warn, it needs a specific evaluation.
Polyphenols, naturally occurring compounds in fruit and vegetables, often presented as healthy, do they really do? Researchers from the Institute of Food Science of the National Research Council (Isa-Cnr) of Avellino have tried to answer the question with two distinct studies. The authors conclude that the effects of polyphenols should be carefully evaluated by distinguishing between prevention and cancer therapy and by exploiting appropriate and selected cellular models due to their high specificity.
In the research published on Seminars in Cancer Biology, the ISA-CNR team analyzed the ability of these substances to act as antioxidants, ie to neutralize free radicals responsible for aging, highlighting the difference between data obtained in animal models and cells, which confirm the anti-tumor effects of polyphenols, and the results of clinical studies, often unclear or even negligible. "When we consider the potential beneficial effects of polyphenols against cancer, we must distinguish between prevention and therapy," explains Gian Luigi Russo, head of the research team at ISA-CNR. "The effectiveness of an antioxidant is not the same in the cell of a healthy person and in that of a cancer patient who is given high doses of antioxidants in combination with radio or chemotherapy."
Researchers at Isa-Cnr confirm what other scientists have argued: "Low doses of polyphenols, such as those normally found in fruits and vegetables, could exert their effect by acting as proliferating pro-oxidants and thus stimulating the adaptive response of the cell, that is, a strengthening of defenses. On the contrary, much scientific evidence warns of the efficacy of antioxidant treatment in cancer patients, which can lead to resistance to conventional therapy, "continues Russo.
In the study published in the Oncotarget magazine, however, the possibility that individual polyphenolic molecules performs an antitumor activity, regardless of their antioxidant nature, was evaluated. This is the case of quercetin, a flavonoid present in foods such as onions, apples, grapes and red wine. "The results show that quercetin facilitates the death of malignant cells derived from chronic lymphocyte leukemia (Llc), the most common leukemia in the elderly, resistant to chemotherapy," says Maria Russo, first author of the publication. "In cells derived from a patient with an aggressive form of Llc, drug quercetin doses inhibited the activity of two key enzymes, PI3K and CK2, responsible for biochemical resistance to drug-induced cell death (apoptosis ) of tumor cells. In practice, quercetin enhances the efficacy of the ABT-737 apoptotic agent with surprising rapidity, entering the cells and blocking the mechanism that favors tumor growth with an effect that looks very specific. "
Da:
https://www.galileonet.it/2017/06/polifenoli-cancro-attenzione/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Polifenoli%2Bantitumorali%3A%2Bmaneggiare%2Bcon%2Bcautela&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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