La possibile correlazione tra disturbi del sonno e Alzheimer / The possible correlation between sleep disturbances and Alzheimer's

La possibile correlazione tra disturbi del sonno e Alzheimer The possible correlation between sleep disturbances and Alzheimer's


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa




Anche una sola notte di sonno disturbato aumenta i livelli cerebrali di proteina beta amiloide e se il problema si protrae per molte notti aumentano anche i livelli di proteina tau. Poiché queste proteine sono correlate all'Alzheimer, c'è il sospetto che i disturbi del sonno aumentino il rischio di sviluppare questa malattia.

La carenza cronica di un buon sonno protratto durante la mezza età potrebbe aumentare il rischio Alzheimer in un'epoca successiva della vita. A suggerirlo è uno studio pubblicato su "Brain".

David M. Holtzman, della Washington University a St. Louis, Jurgen A.H.R. Claassen, del Radboud University Medical Centre a Nijmegen, nei Pesi Bassi, e colleghi hanno infatti scoperto che anche una sola notte di sonno disturbato in adulti sani di mezza età determina un aumento di beta-amiloide, una proteina cerebrale associata alla malattia di Alzheimer. Se il disturbo si protrae per una settimana continuata, si manifesta inoltre un aumento di un'altra proteina cerebrale, la proteina tau, che è stata collegata a danni cerebrali nell'Alzheimer e in altre malattie neurologiche.

Precedenti studi avevano già dimostrato che un sonno povero aumenta il rischio di problemi cognitivi. Le persone che soffrono di apnea notturna, per esempio, sono a rischio di incorrere in una leggera compromissione delle capacità cognitive dieci anni prima, in media, rispetto alle persone senza disturbi del sonno.

Dato che non sono noti gli esatti meccanismi che collegano disturbi del sonno e calo cognitivo, e che questo può essere un sintomo iniziale di Alzheimer, Holtzman e colleghi hanno voluto testare la possibilità di una correlazione fra le due condizioni.

In particolare gli autori hanno studiato 17 adulti sani di età compresa tra 35 e 65 anni senza problemi di sonno e senza alcun deficit cognitivo, ai quali hanno prelevato campioni di liquido cefalorachidiano (il fluido che circonda il cervello e il midollo spinale) in condizioni normali, dopo una notte di sonno sperimentalmente interrotta più volte, e dopo che le interruzioni del sonno si erano realizzate per una settimana 
continuativa. Nell'esperimento, il sonno era interrotto da un segnale acustico durante le fasi di sonno profondo, quelle caratterizzate da onde cerebrali lente e assenza di sogni.

I ricercatori hanno confrontato i livelli delle proteine beta amiloide e tau di ciascun partecipante dopo una notte disturbata con quelli successivi a una notte indisturbata; in questo modo hanno rilevato un aumento del dieci per cento nei livelli di beta amiloide, ma nessun aumento dei livelli di proteina tau. Quando però il sonno dei partecipanti era disturbato per un periodo protratto, hanno rilevato anche un picco nei livelli della proteina tau.

ENGLISH

Even one night of disturbed sleep increases the brain levels of beta amyloid protein and if the problem persists for many nights it also increases the tau protein levels. Because these proteins are related to Alzheimer's disease, there is a suspicion that sleep disorders increase the risk of developing this disease.

Chronic deficiency of good sleep during middle age could increase Alzheimer's risk at a later age of life. To suggest it is a study published on "Brain".

David M. Holtzman of Washington University in St. Louis, Jurgen A.H.R. Claassen of the Radboud University Medical Center in Nijmegen in the Weights, and colleagues have found that even one night of sleep disturbed in middle-aged healthy adults results in increased beta-amyloid, a brain protein associated with Alzheimer's disease. If the disorder persists for a continuous week, there is also an increase in another brain protein, the tau protein, which has been linked to brain damage in Alzheimer's and other neurological diseases.

Previous studies have already shown that poor sleep increases the risk of cognitive problems. People who suffer from nighttime apnea, for example, are at risk of having a slight impairment of cognitive abilities ten years before, on average, compared to people without sleep disturbances.

Since the exact mechanisms that link sleep disorders and cognitive decline are unknown, and this may be an initial Alzheimer's symptom, Holtzman and colleagues wanted to test the possibility of a correlation between the two conditions.

In particular, the authors studied 17 healthy adults between 35 and 65 years of age with no sleeping problems and no cognitive deficits to whom they took samples of cefalorachid fluid (the fluid surrounding the brain and the spinal cord) under normal conditions , After a night of sleep experimentally interrupted many times, and after the sleep breaks had taken place for a week
ongoing. In the experiment, sleep was interrupted by an acoustic signal during deep sleep phases, those characterized by slow brain waves and lack of dreams.

The researchers compared the beta amyloid and tau protein levels of each participant after a disturbed night with those after an undisturbed night; In this way they found a ten percent increase in beta amyloid levels, but no increase in tau protein levels. When, however, the participants' sleep was disturbed for a protracted period, they also found a peak in the tau protein levels.

Da:

http://www.lescienze.it/news/2017/07/12/news/sonno_disturbato_aumento_proteina_amiloide_tau_alzheimer-3599539/?ref=nl-Le-Scienze_14-07-2017

Commenti

Post popolari in questo blog

Paracetamolo, ibuprofene o novalgina: quali le differenze? / acetaminophen, ibuprofen, metamizole : what are the differences?

Diminuire l'ossigeno per aumentare la longevità? / Decrease Oxygen to Boost Longevity?

Sci-Fi Eye: il nostro futuro urbano / Sci-Fi Eye: Our Urban Future