Staminali contro il Parkinson, risultati promettenti da uno studio sulle scimmie / Stem Cells Against Parkinson: promising results from a study on monkeys.

Staminali contro il Parkinson, risultati promettenti da uno studio sulle scimmie / Stem Cells Against Parkinson: promising results from a study on monkeys.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Una sperimentazione su primati è riuscita ad ottenere risultati positivi nel mitigare i principali sintomi motori del morbo di Parkinson utilizzando cellule staminali. Lo studio su Nature.
Un team di ricercatori giapponesi ha effettuato un trapianto di cellule staminali nel cervello di scimmie affette da una condizione simile a quella del Parkinson, ottenendo significativi miglioramenti delle loro capacità motorie a due anni dall’intervento. Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Il Parkinson è una malattia che compromette i neuroni produttori di dopanima presenti nel cervello. Poichè la dopamina è un importante neurotrasmettitore coinvolto, tra l’altro, nella gestione del movimento, la distruzione graduale di queste cellule provoca i sintomi caratteristici della malattia, interessando sia le capacità motorie che cognitive di chi ne è colpito. I sintomi più comuni includono bradicinesia, ossia lentezza dei movimenti, rigidità muscolare, instabilità posturale e appariscente tremore, in particolare della mano. Durante la fase avanzata della malattia possono comparire anche altri sintomi, come demenza e depressione. Secondo alcune stime la malattia colpisce almeno il 4 per mille della popolazione mondiale, solo in Italia i malati sono circa 300.000, ma il numero è in aumento negli ultimi anni.
Contro la malattia oggi non esiste una cura e la maggior parte dei farmaci e delle terapie sono mirati a rallentare la degenerazione delle cellule cerebralie a tenere sotto controllo i sintomi. Diversi gruppi di ricerca hanno sperimentato e stanno sperimentando cellule staminali per il trattamento della malattia, ma in molti casi le cellule sono di origine fetale o embrionale, con conseguenti problemi etici e logistici.
L’idea dei ricercatori giapponesi è stata quella di utilizzare invece cellule staminali pluripotenti (iPS) – staminali ottenute da cellule adulte, che hanno la capacità di trasformarsi in tipi diversi – per rimpiazzare i neuroni persi nella malattia, bloccando così il processo degenerativo e ripristinando la produzione di dopamina
Le cellule usate nello studio sono state ottenute a partire da cellule (come fibroblasti cutanei e cellule del sangue periferico) prelevate da individui umani adulti, sia sani che affetti dal morbo di Parkinson, ottenendo in entrambi i casi dei risultati positivi. “Le scimmie (Macaca fascicularis, nda) sono diventate più attive dopo il trapianto di cellule: si muovono più rapidamente ed in modo fluido, sono in grado di compiere vari tipi di movimenti e tremano meno”, ha raccontato al Telegraph Jun Takahashi, neurochirurgo dell’Università di Kyoto a capo della ricerca. Le cellule, durante i due anni della ricerca, hanno dimostrato di funzionare correttamente senza innescare reazioni di rigetto incontrollabili o promuovere la crescita di tumori, effetti indesiderati talvolta correlati all’utilizzo di cellule staminali.
La nostra ricerca ha mostrato che neuroni generati da cellule iPS sono altrettanto funzionali rispetto a neuroni generati da cellule embrionali. Poiché le cellule iPS sono facili da ottenere possiamo standardizzarne la produzione per utilizzare solo le cellule migliori per la terapia” ha dichiarato il professor Takahashi. “Spero potremo cominciare una sperimentazione clinica entro la fine del prossimo anno”, ha aggiunto.
ENGLISH
Testing on monkeys has been successful in mitigating the major symptoms of Parkinson's disease by using stem cells. The study on Nature.
A team of Japanese researchers carried out a stem cell transplant in the brain of monkeys with a condition similar to that of Parkinson's, achieving significant improvements in their motor skills to two years after surgery. The study was published in Nature.
Parkinson's is a disease that affects the neurons of dopamine produced in the brain. Since dopamine is an important neurotransmitter involved, among other things, in the management of movement, the gradual destruction of these cells causes the characteristic symptoms of the disease, affecting both the motor and cognitive abilities of those affected. The most common symptoms include bradykinesia, ie slow motion, muscular rigidity, postural instability and flashy tremor, especially of the hand. Other symptoms such as dementia and depression may also occur during the advanced stage of the disease. According to some estimates, the disease affects at least 4 per thousand of the world's population, only in Italy the sick is about 300,000, but the number is increasing in recent years.
Against the disease today there is no cure, and most drugs and therapies are aimed at slowing down the brain cell degeneration to keep the symptoms under control. Several research groups have experimented with and are experimenting with stem cells for treating the disease, but in many cases the cells are of fetal or embryonic origin, resulting in ethical and logistical problems.
The idea of Japanese researchers was to use pluripotent stem cells (iPSs) - stem cells derived from adult cells that have the ability to transform into different types - to replace lost neurons in the disease, thus blocking the degenerative process and restoring the production of dopamine.
The cells used in the study were obtained from cells (such as skin fibroblasts and peripheral blood cells) taken from adult human individuals, both healthy and affected by Parkinson's disease, resulting in both positive results. "Monkeys (Macaca fascicularis, nda) have become more active after cell transplantation: they move faster and more fluidly, are able to perform various types of movements and tremble less," he told Telegraph Jun Takahashi, neurosurgeon of Kyoto University in charge of research. During the two years of research, cells have been shown to function properly without triggering uncontrollable rejection or promoting tumor growth, sometimes unwanted effects related to the use of stem cells.
"Our research has shown that neurons generated by iPS cells are just as functional as neurons generated by embryonic cells. Since iPS cells are easy to obtain, we can standardize their production to only use the best therapy cells, "said Professor Takahashi. "I hope we can begin a clinical trial by the end of next year," he added.
Da:
https://www.galileonet.it/2017/09/staminali-studio-scimmie-parkinson/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Staminali%2Bcontro%2Bil%2BParkinson%2C%2Brisultati%2Bpromettenti%2Bda%2Buno%2Bstudio%2Bsulle%2Bscimmie&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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