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TUDCA, un acido biliare promettente nel trattamento della SLA da dati clinici preliminari italiani / TUDCA, a promising bile acid in the treatment of ALS from Italian preliminary clinical data

TUDCA, un acido biliare promettente nel trattamento della SLA da dati clinici preliminari italianiTUDCA, a promising bile acid in the treatment of ALS from Italian preliminary clinical data


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa

L’acido tauroursodeossicolico (TUDCA) è sicuro e può essere efficace nel trattamento della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Lo dimostrano i dati clinici preliminari di uno studio pilota pubblicato online sull’European Journal of Neurology.

«TUDCA è un acido biliare idrofilo prodotto dal fegato e utilizzato per il trattamento delle malattie epatiche croniche colestatiche» ricordano gli autori, coordinati da Alberto Albanese, dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Studi sperimentali – aggiungono i ricercatori -suggeriscono che TUDCA possa svolgere un ruolo citoprotettivo tramite effetti antiapoptotici, immunomodulatori e antiossidanti, con potenziale attività neuroprotettiva.

Albanese e collaboratori hanno quindi adottato un approccio “proof of principle” per fornire dati preliminari relativi all’efficacia e alla tollerabilità di TUDCA in una serie di pazienti affetti da SLA. In uno studio disegnato come trial controllato con placebo in doppio cieco, 34 pazienti con SLA in trattamento con riluzolo – randomizzati a placebo o TUDCA (1 g bis/die per 54 settimane) sono stati valutati dopo un periodo iniziale (lead-in) di 3 mesi. I pazienti sono stati sottoposti a visita ogni 6 settimane. 

L’outcome primario era rappresentato dalla quota dei soggetti responsivi (ovvero quei soggetti che presentavano un miglioramento di almeno il 15% nella curva dell’Amyotrophic Lateral Sclerosis Functional Rating Scale Revised [ALSFRS-R] durante il periodo di trattamento rispetto alla fase iniziale). Gli outcome secondari comprendevano un confronto delle ALSFRS-R fra trattamenti al termine dello studio, un confronto delle curve di regressione lineare per punteggi medi di ALSFRS-R e la comparsa di eventi avversi.

TUDCA è risultato ben tollerato e non si sono evidenziate differenze tra gruppi in termini di eventi avversi. La quota dei pazienti responsivi era superiore nei soggetti in trattamento con TUDCA (87%) rispetto a quelli inseriti nel gruppo placebo (P=0,021; 43%). Al termine dello studio, l’ALSFRS-R corretto per la baseline è apparsa significativamente superiore (P=0,007) nel gruppo TUDCA rispetto a quello placebo.

«Questo trial è il primo che riporta la tollerabilità e dati pilota degli effetti del TUDCA in pazienti con una malattia neurodegenerativa» affermano Albanese e collaboratori. «La ricerca è stata eseguita in una popolazione omogenea di pazienti con fenomenologia sovrapponibile, fenotipo a insorgenza spinale e durata di malattia all’inizio dello studio 
«Non si sono evidenziate importanti preoccupazioni relative alla sicurezza» sottolineano. «I sintomi gastrointestinali sono un effetto collaterale del TUDCA, come confermato in questa popolazione affetta da SLA, e non hanno compromesso la partecipazione al trial di alcun paziente. La frequenza di eventi avversi nel gruppo TUDCA è stata simile a quella vista in precedenti trial clinici su pazienti con cirrosi biliare primaria».

In sintesi, affermano gli autori, «questo studio ha dimostrato che il trattamento con il TUDCA per 1 anno alla dose di 2 g al giorno è associa a un più lento deterioramento della funzione nei pazienti con SLA. Questo effetto è addizionale a quello del riluzolo e quasi il 90% dei pazienti trattati con TUDCA ha un miglioramento della curva ALSFRS-R =/>15%. Ciò potrebbe rappresentare una riduzione clinicamente significativa del deterioramento funzionale, dato che un rallentamento del declino della ALSFRS-R del 15% è stimata pari a un prolungamento della sopravvivenza mediana di 4-5 mesi».
ENGLISH
Tauroursodeoxycholic acid (TUDCA) is safe and can be effective in the treatment of amyotrophic lateral sclerosis (ALS). This is demonstrated by the preliminary clinical data from a pilot study published online in the European Journal of Neurology.
«TUDCA is a hydrophilic biliary acid produced by the liver and used for the treatment of chronic cholestatic hepatic diseases» remind the authors, coordinated by Alberto Albanese, of the Carlo Besta Neurological Institute of Milan. Experimental studies - the researchers add - suggest that TUDCA can play a cytoprotective role through antiapoptotic, immunomodulatory and antioxidant effects, with potential neuroprotective activity.
Albanese and collaborators therefore adopted a "proof of principle" approach to provide preliminary data on the efficacy and tolerability of TUDCA in a series of patients with ALS. In a study designed as a double-blind placebo-controlled trial, 34 patients with ALS treated with riluzole - randomized to placebo or TUDCA (1 g / day for 54 weeks) were evaluated after an initial period (lead-in) of 3 months. Patients were examined every 6 weeks.
The primary outcome was the proportion of the responsive subjects (ie those who showed an improvement of at least 15% in the curve of the Amyotrophic Lateral Sclerosis Functional Rating Scale Revised [ALSFRS-R] during the treatment period compared to the initial phase) . Secondary outcomes included a comparison of ALSFRS-R between treatments at the end of the study, a comparison of linear regression curves for mean ALSFRS-R scores and the occurrence of adverse events.
TUDCA was well tolerated and there were no differences between groups in terms of adverse events. The proportion of responsive patients was higher in subjects treated with TUDCA (87%) than those included in the placebo group (P = 0.021; 43%). At the end of the study, the corrected ALSFRS-R for the baseline appeared significantly higher (P = 0.007) in the TUDCA group than in the placebo group.
"This trial is the first to report the tolerability and pilot data of the effects of TUDCA in patients with a neurodegenerative disease," say Albanese and collaborators. «The research was performed in a homogeneous population of patients with overlapping phenomenology, spinal-onset phenotype and disease duration at the beginning of the study
"There were no major safety concerns," they point out. "Gastrointestinal symptoms are a side effect of TUDCA, as confirmed in this population with ALS, and have not compromised the participation of any patient in the trial. The frequency of adverse events in the TUDCA group was similar to that seen in previous clinical trials in patients with primary biliary cirrhosis. "
In summary, the authors state, "this study showed that treatment with TUDCA for 1 year at a dose of 2 g per day is associated with a slower deterioration of function in ALS patients. This effect is additional to that of riluzole and almost 90% of patients treated with TUDCA have an improvement in the ALSFRS-R = /> 15% curve. This could represent a clinically significant reduction in functional deterioration, given that a 15% decline in ALSFRS-R decline is estimated to be a prolongation of 4-5 month median survival ".
Da:
https://www.pharmastar.it/news/neuro/tudca-un-acido-biliare-promettente-nel-trattamento-della-sla-da-dati-clinici-preliminari-italiani-17527

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